Come qualsiasi altro antibiotico, l’azitromicina non cura il Covid così come non ne attenua le conseguenze dirette. Tuttavia, complice la disinformazione che corre sui social, nonché l’involontaria pubblicità indiretta generata dagli articoli che l’hanno denunciata, in questi giorni le farmacie vengono prese d’assalto non soltanto per sottoporsi ai tamponi ma anche per procurarsi lo Zitromax, cioè la sua versione commerciale più nota, prodotta dalla ben nota Pfizer.
Dov’è nato l’equivoco
Uno dei motivi che hanno creato confusione è scaturito dalla voce secondo la quale gli antibiotici vengono somministrati ai malati di Covid ospedalizzati. Il che, in alcuni casi, è vero ma soltanto perché in quei pazienti sono insorte infezioni secondarie sopravvenute dopo il ricovero, le quali non hanno alcun rapporto con il Covid.
La differenza tra batteri e virus
D’altra parte, esiste un’ampia letteratura scientifica che dimostra come gli antibiotici sono efficaci sulle infezioni batteriche ma non hanno effetto su quelle virali, come la normale influenza o il Covid, appunto. Ma non per questo devono essere considerati innocui, poiché la loro scorretta assunzione favorisce lo sviluppo dei cosiddetti “superbatteri” e interagisce sulla flora che risiede nell’apparato digerente, provocando una carenza vitaminica, l’insorgenza di funghi (per esempio, la Candida) e una quantità di effetti collaterali anche pericolosi.
Un problema per chi ne ha bisogno
Ma l’effetto collaterale più grave di questa corsa all’antibiotico, ritenuto erroneamente anti-Covid, consiste nella raggiunta indisponibilità dello Zitromax a svantaggio di chi, invece, ne avrebbe un reale bisogno, magari per quelle forme gravi di bronchite, uretrite, otite, ulcera molle che, tra le altre, ne costituiscono le effettive indicazioni terapeutiche.
Di nuovo disponibile a fine febbraio
La casa farmaceutica Pfizer ha emesso un sintetico comunicato che tranquillizza almeno parzialmente chi sta attendendo il ritorno del suo prodotto: “La carenza dell’antibiotico Zitromax a base di azitromicina è dovuta ad una elevata richiesta, superiore alle stime e alla consueta domanda. Il medicinale tornerà disponibile alla fine del mese di febbraio”.